Device Control: cos'è, come funziona e perché è importante per la protezione dei dati

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Device Control: cos'è, come funziona e perché è importante per la protezione dei dati

Con il termine Device Control si identificano le tecnologie con cui si controllano i dispositivi che possono connettersi a un computer, tipicamente chiavette USB e hard disk. La finalità principale di questa gestione è proteggere l’azienda da virus, malware e furti di dati garantendo la conformità alle normative di sicurezza.

Il Device Control permette di monitorare e controllare l'uso di dispositivi rimovibili come chiavette USB, hard disk esterni e smartphone, impedendo accessi non autorizzati e trasferimenti illeciti di informazioni. Il Device Control non è più un'opzione, ma una necessità, dato che nel 2021 oltre la metà delle organizzazioni globali (54%) ha segnalato attacchi basati su USB, secondo il "State of the Phish Report 2022" di Proofpoint.

Gli obiettivi del Device Control

L'obiettivo principale è prevenire la perdita o il furto di dati sensibili, proteggendo le informazioni aziendali da accessi non autorizzati, malware e potenziali fughe di dati, sia accidentali che intenzionali. Grazie al Device Control, le aziende possono stabilire politiche di sicurezza granulari, regolando l'accesso ai dispositivi in base a criteri specifici, come l'identità dell'utente o il tipo di dispositivo. Questo controllo consente di autorizzare ad esempio solo dispositivi approvati, bloccando quelli non riconosciuti o potenzialmente pericolosi. 

Spesso, il Device Control viene integrato con altre soluzioni di sicurezza, come i filtri DNS e le piattaforme di Data Loss Prevention (DLP), per garantire una protezione completa. Inoltre, offre funzionalità di registrazione e audit, permettendo agli amministratori di monitorare le attività dei dispositivi rimovibili, identificare anomalie e generare report per garantire la conformità alle normative di sicurezza. 

Come funziona il Device Control nei sistemi di sicurezza

Il Device Control funziona attraverso l'implementazione di sistemi che permettono di gestire le policy di sicurezza a livello centralizzato e regolano l'accesso e l'uso dei dispositivi periferici connessi ai sistemi aziendali. Ecco come si articola il processo:

  • Installazione di un agent software: un agent viene installato sui dispositivi endpoint (computer, server, ecc.) per monitorare continuamente le porte di connessione (USB, Bluetooth, Wi-Fi).
  • Identificazione dei dispositivi: l'agent identifica i dispositivi collegati e verifica se soddisfano le policy di sicurezza definite.
  • Applicazione delle policy: se il dispositivo è autorizzato, l'utente può accedere alle risorse aziendali con restrizioni specifiche (es. sola lettura o crittografia obbligatoria). Al contrario, se il dispositivo non è autorizzato, l'accesso viene negato e l'attività viene registrata per un'eventuale revisione.

Il Device control offre anche delle ulteriori funzionalità avanzate, tra queste:

  • Whitelisting e blacklisting: specifica quali dispositivi possono essere utilizzati e quali devono essere bloccati.
  • Alert in tempo reale: notifica tentativi di accesso non autorizzati o comportamenti sospetti.
  • Logging e reporting: traccia l'attività dei dispositivi per garantire la conformità alle normative. 

I benefici del Device Control per aziende e organizzazioni

Il Device Control offre numerosi vantaggi alle aziende, contribuendo a migliorare la sicurezza informatica e la gestione dei dispositivi periferici. Tra questi:  

  • Protezione dei dati sensibili: Previene la copia non autorizzata di informazioni riservate su dispositivi rimovibili. Secondo il "State of the Phish Report 2022" di Proofpoint, nel 2021 oltre la metà delle organizzazioni globali (54%) ha segnalato attacchi basati su USB
  • Prevenzione delle minacce: blocca l'uso di dispositivi non autorizzati, riducendo il rischio di infezioni da malware e ransomware che potrebbero essere introdotti tramite supporti esterni.
  • Conformità alle normative di sicurezza: aiuta a rispettare i regolamenti garantendo la protezione dei dati sensibili e facilitando audit di conformità.
  • Controllo granulare degli accessi: consente di definire policy personalizzate per autorizzare solo dispositivi certificati.
  • Monitoraggio e visibilità centralizzata: fornisce una visibilità completa sull'uso dei dispositivi, facilitando la rilevazione di comportamenti sospetti.
  • Facilità di gestione e integrazione: si integra facilmente con soluzioni di Data Loss Prevention (DLP), centralizzando la gestione delle policy di sicurezza e la risposta agli incidenti. 

Le principali minacce contrastate dal Device Control

Come riferisce Cybersecurity Insiders, attualmente, circa l’85% delle aziende consente ancora l’utilizzo incontrollato di dispositivi USB, nonostante i rischi ad esso associati. Per limitare quanto più possibile molteplici rischi informatici si rende dunque necessario implementare un sistema di Device Control.  

Come abbiamo potuto largamente vedere, il controllo dei dispositivi permette di contrastare fughe di dati sensibili bloccando trasferimenti non autorizzati su dispositivi esterni, prevenire infezioni da malware o ransomware limitando l’uso di periferiche non riconosciute e mitigare minacce interne regolando l’accesso ai dati.

Inoltre, impedisce attacchi tramite hardware compromessi e limita l’uso di dispositivi non approvati, rafforzando la sicurezza della rete. Svolge un ruolo chiave nel rispetto di normative come il GDPR, evitando sanzioni legate a violazioni, e blocca l’esecuzione di software non autorizzati introdotti tramite supporti esterni. In sintesi, è uno strumento essenziale per proteggere infrastrutture digitali e garantire conformità agli standard di sicurezza. 

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